Stadio Adriatico: il fortino del Pescara Calcio
Luogo delle prime manifestazioni calcistiche pescaresi è “lo spiazzo”.
Il 29 Dicembre 1955 viene inaugurato lo stadio “Adriatico” con un’amichevole contro il Como.
Nell’ambito delle iniziative legate all’organizzazione delle Olimpiadi del 1960 che si sarebbero svolte a Roma, il CONI concede appalti investendo in sovvenzioni destinate alla costruzioni di nuove strutture per la disputa dei giochi.
L’allora Sindaco di Pescara, Chiola, riesce a far costruire un nuovo impianto polivalente nella cittadina abruzzese. Il progetto segue, secondo una teoria di base, la linea dello stadio Olimpico di Roma, con una variante importante rappresentata da una nuova e sperimentale struttura di cemento armato a sostegno del piano superiore i cosiddetti “Cavallotti” del famoso urbanista Luigi Piccinato.
Nonostante l’ “Adriatico” sia stato, sovente, teatro anche di importanti competizioni di Atletica Leggera, oggi viene utilizzato prevalentemente per gli incontri di calcio del Pescara, ha una capienza massima di 22.000 spettatori. Gli ingressi sono ubicati su tutte le vie pubbliche che lo circondano. La zona destinata agli spettatori è suddivisa in sette settori indipendenti fra loro separati da spazi vuoti, recinzioni metalliche e lastre di vetro.
Oggi lo stadio Adriatico è intitolato all’Olimpionico Giovanni Cornacchia che vide negli anni ’60 risultati di rilievo in ambito nazionale e internazionale sui 110 m ad ostacoli.
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