Mapei Stadium
Il “MAPEI STADIUM – Città del Tricolore” è l’impianto che, a partire dalla stagione 2013/14, ospita le partite casalinghe del Sassuolo Calcio. Sorto nell’area Nord di Reggio nell’Emilia nel 1994, l’impianto fu completato l’anno successivo.
Alla sua inaugurazione, si presentò come uno stadio all’avanguardia nel panorama calcistico italiano. Infatti, oltre a essere stato il primo impianto in Italia di proprietà di un Club, fu costruito ricalcando il modello inglese di stadio per garantire al pubblico un’ottima visibilità da tutti i settori. L’impianto si trova ora al centro di un’area attiva dal punto di vista commerciale e ben collegata con la città grazie al servizio di trasporto pubblico.
Da dicembre 2013, l’azienda Mapei è diventata proprietaria dello stadio per dargli nuova vita e inserirlo all’interno di un progetto legato al territorio.
La nuova proprietà ha avviato un vasto progetto di ammodernamento, con diversi interventi inerenti il campo di gioco (tra cui la posa del manto in erba sintetica a bordocampo, l’allungamento delle panchine e l’aggiunta di led pubblicitari) e riqualificazione della struttura dello stadio stesso. Il primo step ha riguardato il posizionamento del naming “Mapei Stadium” e l’inserimento del logo Mapei in qualità di sponsor. Sono state quindi tinteggiate varie parti dello stadio, dalla facciata alle tribune, così come gli spazi delle zone dedicate all’ospitalità in cui sono stati sostituiti anche gli arredi. Inoltre, per soddisfare tutte le esigenze sia della squadra ospite sia della squadra di casa, gli spogliatoi sono stati completamente ristrutturati e arredati.
I lavori non finiscono qui e continueranno nel prossimo futuro. Oltre all’obiettivo di rappresentare l’accogliente e funzionale casa dei tifosi del Sassuolo e della Reggiana, il Mapei Stadium vuole tornare a essere anche un punto di riferimento di tutto il movimento calcistico del territorio, un luogo vitale anche oltre gli eventi partita, che sappia dialogare con le altre strutture dell’area : una coerente evoluzione di quel modello di stadio polifunzionale – primo esempio assoluto in Italia – con cui fu concepito fin dalle sue origini.
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